L’Osservatorio Meteorologico

Lo storico Osservatorio di Montevergine, collocato in locali annessi al Santuario di Montevergine, è sorto nel 1884 ed è il più antico osservatorio meteorologico collocato in alta quota sull’Appennino meridionale.



L’idea di realizzarlo fu dell’Abate Guglielmo De Cesare, appassionato di scienze naturali, e la proposta trovò il consenso immediato di molte autorità dell’epoca, tra cui l’insigne studioso e scienziato Padre Francesco Denza, Barnabita, pioniere della Meteorologia Italiana e primo presidente della Società Meteorologica Italiana, a Moncalieri (Torino).


Il 18 gennaio 1886 fu presentato alle autorità governative il progetto di costruzione una torretta meteorologica all’interno del Monastero che per mancanza di fondi fu completata solo nel 1893. Essendo il Santuario in una posizione non favorevole a misurare correttamente l’intensità e la direzione dei venti, fu costruita una stanza anemografa sul Monte Tavola (1480 metri), affiancata da una linea telegrafica che trasmettesse i dati al ricevitore dell’Osservatorio nel Monastero. A causa delle condizioni meteorologiche rigide questa stanza funzionò, seppur con qualche problema, fino al 1917, dopodiché la si dovette abbandonare quasi completamente. Intorno alla fine del 1961, P.D. Virgilio Cinella ebbe l’incarico da direttore all’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma, e non essendoci nessuno che potesse prendersi cura dell’Osservatorio, per evitare lo smantellamento degli strumenti, fu limitato il numero di osservazioni al giorno, fino al 6 agosto 1965 quando fu decisa la definitiva chiusura della Stazione Meteorologica di Montevergine. Tuttavia, già nel 1968, Alfredo Pagano, direttore del Servizio Idrografico del Genio Civile di Napoli, propose il ripristino dell’Osservatorio e così Padre Dom Amato Gubitosa, iniziò a prendersi cura della strumentazione, con la speranza di restituire all’Osservatorio la gloria di un tempo.

Nel 2007 Padre Dom Amato Gubitosa ha ceduto l’incarico, ad oggi i dati meteorologici vengono registrati con un tasso di campionamento di 10 minuti.



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Lo storico Osservatorio di Montevergine, collocato in locali annessi al Santuario di Montevergine, è sorto nel 1884 ed è il più antico osservatorio meteorologico collocato in alta quota sull’Appennino meridionale.

l’Osservatorio Meteorologico

L’idea di realizzarlo fu dell’Abate Guglielmo De Cesare, appassionato di scienze naturali, e la proposta trovò il consenso immediato di molte autorità dell’epoca, tra cui l’insigne studioso e scienziato Padre Francesco Denza, Barnabita, pioniere della Meteorologia Italiana e primo presidente della Società Meteorologica Italiana, a Moncalieri (Torino).

Il 18 gennaio 1886 fu presentato alle autorità governative il progetto di costruzione una torretta meteorologica all’interno del Monastero che per mancanza di fondi fu completata solo nel 1893.

Essendo il Santuario in una posizione non favorevole a misurare correttamente l’intensità e la direzione dei venti, fu costruita una stanza anemografa sul Monte Tavola (1480 metri), affiancata da una linea telegrafica che trasmettesse i dati al ricevitore dell’Osservatorio nel Monastero.

A causa delle condizioni meteorologiche rigide questa stanza funzionò, seppur con qualche problema, fino al 1917, dopodiché la si dovette abbandonare quasi completamente.

Intorno alla fine del 1961, P.D. Virgilio Cinella ebbe l’incarico da direttore all’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma, e non essendoci nessuno che potesse prendersi cura dell’Osservatorio, per evitare lo smantellamento degli strumenti, fu limitato il numero di osservazioni al giorno, fino al 6 agosto 1965 quando fu decisa la definitiva chiusura della Stazione Meteorologica di Montevergine.

Tuttavia, già nel 1968, Alfredo Pagano, direttore del Servizio Idrografico del Genio Civile di Napoli, propose il ripristino dell’Osservatorio e così Padre Dom Amato Gubitosa, iniziò a prendersi cura della strumentazione, con la speranza di restituire all’Osservatorio la gloria di un tempo.

Nel 2007 Padre Dom Amato Gubitosa ha ceduto l’incarico, ad oggi i dati meteorologici vengono registrati con un tasso di campionamento di 10 minuti.<

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